Il primo
provvedimento del nuovo governo sulle
“liberalizzazioni”, ha suscitato vivo interesse nel
paese, ma vivaci proteste delle categorie interessate
che hanno di fatto perso alcuni diritti non più
compatibili con quella che viene indicata come politica
dei mercati.
Ci hanno
di fatto rimesso tassisti, notai, farmacisti, avvocati
ed altre categorie.
Ma si sa
(lo hanno ben evidenziato le politiche di Reagan e
Tatcher), le politiche liberiste passano per la perdita
di alcuni “privilegi” di alcune categorie, o se si vuole
in alcuni casi di corporazioni.
Questo è
il senso della modernità, di quelle politiche che devono
garantire tutti i cittadini specialmente quando, come
accade in Europa, ci si confronta necessariamente con
altre legislazioni, culture, esperienze e tradizioni.
Ma la
politica delle liberalizzazioni deve anche essere
seguita dall’ormai noto capitolo del contenimento della
spesa pubblica e quindi dalla lotta agli sprechi.
I
Ministri, se il vento è davvero cambiato, hanno
un’occasione storica per dimostrare che fanno sul serio.
Riagganciandosi alle liberalizzazioni, potrebbero
iniziare ad eliminare molti privilegi e sprechi per
quelle infinite “corti” che popolano ministeri, regioni,
province ed enti locali e che sono sotto gli occhi di
tutti da sempre con tutti i tipi di governo.
Inizino
non a ridurre, ma ad eliminare di un colpo, l’eccesso di
auto-blu. Che senso hanno ai ministeri, parchi macchine
giganteschi con centinaia di autisti a disposizione,
lampeggianti che invadono le nostre città per prelevare
a domicilio non solo il Ministro, ma anche semplici
dirigenti o addetti di segreteria e restare a
disposizione fino all’ora della cena conclusa?
Vogliamo
contare le trasferte all’estero con ogni membro di
governo, compreso ovviamente l’esercito dei
sottosegretari (famiglie comprese a volte), e rendere
trasparente l’operato per poi capire se tutto è
estremamente necessario in questi momenti? E le scorte
anche per un semplice amministratore di un ente
ospedaliero con auto da 120.000 Euro, come rileviamo
dalla stampa? Per non parlare dell’eccessivo uso degli
aerei di Stato per ogni minima cosa, di elicotteri e di
imbarcazioni.
Noi
crediamo che questa sia la volta buona, per garantire i
diritti di tutti, ma soprattutto dei più deboli.
Intendendo
quel grande esercito di malati che è sempre in attesa di
un posto letto, di poter fare un esame specialistico, un
esame diagnostico, di acquistare gratuitamente anche
farmaci per l’osteoporosi, di vedere un cambiamento
reale.
Al di là
delle solite promesse…i fatti! |