Francesco Bove
Studio Medico Bove
Il Gruppo
Chirurgia ortopedica

 

Cambio il vento di Francesco Bove

 

Il primo provvedimento del nuovo governo sulle “liberalizzazioni”, ha suscitato vivo interesse nel paese, ma vivaci proteste delle categorie interessate che hanno di fatto perso alcuni diritti non più compatibili con quella che viene indicata come politica dei mercati.

Ci hanno di fatto rimesso tassisti, notai, farmacisti, avvocati ed altre categorie.

Ma si sa (lo hanno ben evidenziato le politiche di Reagan e Tatcher), le politiche liberiste passano per la perdita di alcuni “privilegi” di alcune categorie, o se si vuole in alcuni casi di corporazioni.

Questo è il senso della modernità, di quelle politiche che devono garantire tutti i cittadini specialmente quando, come accade in Europa, ci si confronta necessariamente con altre legislazioni, culture, esperienze e tradizioni.

Ma la politica delle liberalizzazioni deve anche essere seguita dall’ormai noto capitolo del contenimento della spesa pubblica e quindi dalla lotta agli sprechi.

I Ministri, se il vento è davvero cambiato, hanno un’occasione storica per dimostrare che fanno sul serio. Riagganciandosi alle liberalizzazioni, potrebbero iniziare ad eliminare molti privilegi e sprechi per quelle infinite “corti” che popolano ministeri, regioni, province ed enti locali e che sono sotto gli occhi di tutti da sempre con tutti i tipi di governo.

Inizino non a ridurre, ma ad eliminare di un colpo, l’eccesso di auto-blu. Che senso hanno ai ministeri, parchi macchine giganteschi con centinaia di  autisti a disposizione, lampeggianti che invadono le nostre città per prelevare a domicilio non solo il Ministro, ma anche semplici dirigenti o addetti di segreteria e restare a disposizione fino all’ora della cena conclusa?

Vogliamo contare le trasferte all’estero con ogni membro di governo, compreso ovviamente l’esercito dei sottosegretari (famiglie comprese a volte), e rendere trasparente l’operato per poi capire se tutto è estremamente necessario in questi momenti? E le scorte anche per un semplice amministratore di un ente ospedaliero con auto da 120.000 Euro, come rileviamo dalla stampa? Per non parlare dell’eccessivo uso degli aerei di Stato per ogni minima cosa, di elicotteri e di imbarcazioni.

Noi crediamo che questa sia la volta buona, per garantire i diritti di tutti, ma soprattutto dei più deboli.

Intendendo quel grande esercito di malati che è sempre in attesa di un posto letto, di poter fare un esame specialistico, un esame diagnostico, di acquistare gratuitamente anche farmaci per l’osteoporosi, di vedere un cambiamento reale.

Al di là delle solite promesse…i fatti!

 
 
 

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